Passione

Aforismi

Jean Baudrillard

Ciecamente sogniamo di superare la morte attraverso l'immortalità anche se da sempre l'immortalità ha rappresentato la peggiore delle condanne, il destino più terrificante.
Come i sogni, le statistiche sono un modo di esaudire i desideri.
Comunicare? Comunicare? Solo i vasi comunicano.
Donna vestita: obbligo di vedere, divieto di toccare. Donna svestita: obbligo di toccare, divieto di guardare.
Gli intellettuali sono destinati a sparire con l'avvento dell'Intelligenza Artificiale com'è avvenuto per gli eroi del cinema muto con l'invenzione del sonoro. Siamo tutti dei Buster Keaton.
Governare oggi significa dare segni accettabili di credibilità. È come fare della pubblicità ed è lo stesso effetto che si ottiene dedizione ad uno scenario.
Guidare è una forma spettacolare di amnesia. Tutto deve essere scoperto, tutto deve essere dimenticato.
I cittadini sono sondati così spesso che hanno perso ogni opinione.
Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.
Il corpo che si pone il problema della propria esistenza è già quasi morto, e il culto che attualmente gli si dedica, metà yogico metà estetico, è una preoccupazione funebre.
Il mondo non è dialettico, è giurato agli estremi, non all'equilibrio, giurato all'antagonismo radicale, non alla riconciliazione o alla sintesi. Questo è anche il principio del male.
Il solo crimine perfetto è il suicidio. Perché è unico e senza appello, al contrario dell'omicidio che deve ripetersi senza fine. Poiché realizza la confusione ideale tra il carnefice e la vittima.
Il viaggio è nella testa.
In un sistema talmente perfezionato, è sufficiente essere privati della colazione per diventare imprevedibili.
L'immaginario era l'alibi del reale, in un mondo dominato dal principio di realtà. Oggi è il reale che è diventato l’alibi.
La cosa triste, a proposito dell'intelligenza artificiale, e' che le manca l'artificio e quindi l'intelligenza.
La funzionalità non qualifica quello che si adegua a uno scopo, ma quello che si adegua a un sistema: la funzionalità è la facoltà di integrarsi in un insieme.
La gloria presso il popolo, ecco ciò a cui bisogna aspirare. Niente varrà mai quanto lo sguardo sperduto della salumiera che ci ha visto in televisione.
La neve non è più un dono del cielo. Essa cade esattamente nei posti contrassegnati dalle stazioni invernali.
La seduzione non è per il luogo del desiderio. È quello della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e della sparizione.
La seduzione rappresenta il dominio dell'universo simbolico, mentre il potere non rappresenta che il dominio dell'universo reale.
Le sorprese del pensiero sono come quelli d'amore: si logorano. Ma anche qui puoi proseguire per molto tempo facendo il tuo dovere coniugale.
Le statistiche sono una forma di realizzazione del desiderio, proprio come i sogni.
Nel credere c'è qualcosa che ricorda una leggera demenza, ma la convinzione, credenza raddoppiata, è chiaramente segno di ritardo mentale.
Non c'è più né finzione né realtà, l’iperrealtà le abolisce entrambe.
Non è più possibile partire dal reale e fabbricare l’irreale, l’immaginario a partire dai dati del reale. Il processo sarà piuttosto l’inverso.
Ogni regola del gioco è affascinante. Un gioco, non è che questo, e il delirio del gioco, il piacere intenso del gioco proviene dalla chiusura nella regola.
Quello che passa di moda entra nel costume. Quello che scompare nel costume risuscita nella moda.
Reinventare il reale come finzione, perché il reale è scomparso dalla nostra vita.
Se Dio esiste, non c'è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l'evidenza del suo esistere è morta.
Se tutti gli enigmi sono risolti, le stelle si spengono. Se tutto il segreto è restituito al visibile, e più che al visibile, all'evidenza oscena, se ogni illusione è restituita alla trasparenza, allora il cielo diventa indifferente alla terra.
Soltanto il gatto lascia sul letto l'impronta totale del suo corpo addormentato.
Tutto induce all'impazienza. Forse portiamo in noi il rimorso di una vita troppo lunga, riguardo alla specie, per come la usiamo.
Tutto è pubblicità. Anche la cultura in TV si trasforma in spot.
Un giudizio negativo vi soddisfa ancora più di un elogio, a patto che vi si senta la gelosia.
Uno dei piaceri del viaggio è immergersi dove gli altri sono destinati a risiedere, e uscirne intatti, riempiti dell'allegria maligna di abbandonarli alla loro sorte.
Visto che il mondo sta prendendo una direzione delirante è il caso di assumere un punto di vista delirante.